lunedì 14 gennaio 2008

presepe del 2006-07

questo invece è il video del presepe vivente

1 commento:

Orlando Metozzi ha detto...

ANCHE NEL PRESEPE DI CELALBA E’ VISIBILE LA GENIALITA’ E BELLEZZA DELLA VITA DOMESTICA VISITATA E ASSUNTA DA DIO CHE SI E’ FATTO ANCHE UOMO, PUR RESTANDO DIO


Cercavo notizie sul Presepe di Celalba e trovo la sequenza delle vostre immagini. Sono belle, anche se vi è scarsa descrizione della Natività . Al contrario i mestieri, il tentativo di ricostruire la vita della Palestina di duemila anni orsono, sono sufficienti; verso questi aspetti è andato evidentemente il maggiore sforzo.

Tutti i presepi hanno una particolare genialità domestica. Cioè Dio viene a incontrare gli uomini e sceglie la strada più naturale e piana per noi uomini, vale a dire la famiglia, la nascita dalla donna, la culla e le varie fasi della crescita e maturità come un qualunque uomo. E’ chiaro dunque che il Natale e perciò anche il presepe (ogni presepe) traggono ispirazione e sostanza dal fatto principale della incarnazione. E anche Celalba non può fare eccezione. Non potrebbe essere altrimenti.

Tuttavia dentro questa legge generale o ispirazione natalizia, mi sembra che ciascuna comunità o popolo, vi metta del suo. Anche Celalba vi ha messo del suo : la simpatica spontaneità del partecipare, la tensione verso la gioia unica del Natale che traspare dai volti bambini o adulti che siano; la franchezza paesana del posare e dell’amicare nella letizia del villaggio; la povertà di mezzi e di professionalità teatrale, che contrastando con l’abbondante e collettiva buona volontà, finisce per aumentare quella sorta di genialità domestica della rappresentazione natalizia (già sopra annunciata) il cui approdo più immediato e efficace, è il potere di contagiare maggiormente il pubblico e il popolo che guarda :

infatti lo spettatore, sempre oggetto della Grazia divina e specialmente in occasione del Natale, va preferibilmente diritto alla sostanza del messaggio e se ne infischia sia delle sapienze di Cinecittà che di Hoilliwood; insomma Dio viene da tutti noi nella nostra casa e questo è sufficiente per mobilitarci collettivamente. L’umanità nuova perciò agisce e pensa non più in assoluta solitudine ma in compagnia di Dio che si è fatto Uomo (Emmanuele). E’ dunque la compagnia di costui la nuova forza inarrestabile, il termine su cui si giudica la storia e la sostanza della civiltà.

Insomma, i partecipanti al presepe, compreso Celalba (particolarmente anche Celalba) dicono al mondo intero con la loro sincerissima spontaneità e ricchezza interiore di fede e d’amore, che la forza della vita familiare e domestica, non può essere arrestata da niente a causa della compagnia di Dio. Dicono che la nuova compagnia e alleanza tra l’uomo e Dio, rappresenta la maggiore speranza e garanzia del futuro e pertanto rappresenta anche la più sicura sconfitta del male.

Statemi bene nel mondo come nel vostro Presepe,

Orlando Metozzi

(via Curtatone 40, 52100 Arezzo- Italia)